GENNAIO
- L’Ungheria aderisce al Patto Antikomintern e
rompe le relazioni diplomatiche con l’URSS.
FEBBRAIO
- A Belgrado, il Reggente costringe alle dimissioni
il Primo Ministro filoitaliano Milan Stojadinovic e
lo sostituisce con Dragiša Cvetkovic.
- In Albania, i rapporti di Zog I con gli italiani sono
vicini alla rottura.
- Il conte Pál Teleki è il nuovo Primo
Ministro ungherese.
MARZO
- In Romania muore il Primo Ministro e Patriarca ortodosso
Miron Christea. Armand Calinescu è il nuovo capo
del governo.
- Secessione dalla Cecoslovacchia: nascono la Repubblica
Slovacca e l’Ukraina Carpatica.
- Creazione del Protettorato di Boemia e Moravia.
- L’Ukraina Carpatica è annessa all’Ungheria.
- Annessione alla Germania del territorio di Memel (attribuito
alla Lituania dal trattato di Versailles).
- Accordo commerciale tedesco-rumeno.
- La Polonia respinge le proposte tedesche per Danzica
e il Corridoio.
- Fine della Guerra di Spagna.
- Garanzie anglo-francesi per le frontiere occidentali
della Polonia.
APRILE
- L’Italia invade ed annette l’Albania.
- Reazione anglo-francese all’azione italiana:
garanzie alle frontiere di Grecia e Romania.
- La Guardia di Hlinka è
riconosciuta come il partito-unico della Repubblica
Slovacca.
- Trattato difensivo tedesco-slovacco.
- Creazione del Partito Fascista Albanese.
- La Germania reclama Danzica e denunzia il patto di
non-aggressione con la Polonia.
MAGGIO
- Nuovo ministro degli esteri in URSS: Vjaceslav Molotov
sostituisce Maxim Litinov.
- Contatti segreti tedesco-sovietici per un patto di
non-aggressione.
- Trattato d’alleanza politica e militare (c/d
Patto d’Acciaio) fra Germania e Italia.
- Elezioni politiche in Ungheria: clamoroso successo
del Partito della Croce Frecciata
(nazionalsocialista-ungarista) che diviene la seconda
forza politica del Paese.
GIUGNO
- Patti di non-aggressione della Germania con Estonia
e Lettonia.
LUGLIO
- Si acuisce la crisi fra Germania e Polonia per Danzica
e il Corridoio.
AGOSTO
- Incidente di Danzica.
- Visita di Ciano in Germania (c/d Convegno di Salisburgo):
emergono dissensi sulla conduzione della vicenda di
Danzica.
- Rimpasto nel governo jugoslavo: il leader del Partito
Contadino croato Vladko Macek è nominato Vicepresidente
del Consiglio.
- Trattato di non-aggressione (c/d Patto Ribbentrop-Molotov)
fra Germania e Unione Sovietica. Un protocollo segreto
prevede la spartizione della Polonia e fissa le rispettive
sfere d’influenza nell’Est europeo: Finlandia,
Estonia e Lettonia all’URSS; Lituania, Romania
(meno la Bessarabia) e tutto il resto alla Germania.
- Il trattato tedesco-sovietico è accolto negativamente
– oltre che dagli anglo-francesi – da Italia
e Giappone (principali alleati del Reich) e da numerose
cancellerie esteuropee. Soddisfazione in Bulgaria e
cauto atteggiamento della Jugoslavia.
- Patto di alleanza fra Inghilterra e Polonia, assistito
da un patto di mutua assistenza anglo-francese.
- Sondaggi tedeschi in vista di una partecipazione italiana
all’imminente attacco alla Polonia: Roma assume
un atteggiamento dilatorio.
- In Jugoslavia, accordo fra il Principe-Reggente e
il vicepremier Macek (c/d sporazum)
su un futuro assetto federale del Regno: la Croazia
viene ampliata (con l’inclusione della Dalmazia)
e dotata di una maggiore autonomia.
- Ultimi tentativi italiani per scongiurare l’attacco
tedesco alla Polonia: Mussolini si offre di convocare
una Conferenza per la revisione dei trattati.
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